MAPPE CONCETTUALI: COSA SONO E PERCHÈ SERVONO?

Quando sentiamo parlare di mappe concettuali, spesso ci chiediamo cosa sono e a che cosa servano.
Facciamo un po’ di chiarezza!
Come previsto dalla Legge 170/2010, all’alunno con DSA (Disturbi specifici dell’apprendimento) è garantita la possibilità di usufruire di adeguati strumenti compensativi (e dispensativi) per favorire l’apprendimento scolastico ed il suo potenziamento, con l’obiettivo di raggiungere molti obiettivi in autonomia. Tra questi strumenti, le più usate sono le cosiddette mappe concettuali, utili per sostenere lo studio individuale a casa, ma anche per prendere appunti e/o compensare le abilità di memoria durante le verifiche a scuola.
La mappa concettuale nasce come strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze, informazioni e dati in modo visuale; risulta utile sia a tutti gli studenti, per studiare e imparare, sia a tutti gli insegnanti per trasmettere le conoscenze oggetto dei loro insegnamenti.
Una mappa concettuale ha una struttura gerarchica che coinvolge tutti gli elementi dell’oggetto della comunicazione: i concetti portanti, i legami tra questi concetti e quindi anche il percorso di tutto il ragionamento. L’accento viene posto proprio sulla capacità individuale di creare mappe concettuali: somministrare a uno studente una mappa già costruita non favorisce l’apprendimento significativo, perché rappresenta l’organizzazione del pensiero di chi ha creato la mappa.
Invece, diventare competenti e autonomi nel riassumere e schematizzare i testi, arrivando a creare le proprie mappe concettuali, significa anche prendere coscienza del proprio stile di apprendimento e diventare capaci di riflettere sui propri processi mentali, di controllarli e regolarli. Questa capacità è conosciuta e riassunta con il termine metacognizione.
In sintesi, la creazione di mappe e schemi assume un ruolo molto importante nel processo di apprendimento, poichè:
- Promuove l’autonomia e la motivazione dell’alunno.
- Aiuta il recupero delle informazioni e l’organizzazione del discorso durante le verifiche scritte e orali.
- Permette all’alunno di fissare i concetti fondamentali di un testo e memorizzare gli argomenti.
- Favorisce una migliore comprensione dei testi grazie all’organizzazione delle informazioni e alla visualizzazione delle relazioni tra i contenuti.
- Consente un rapido ed efficace ripasso del materiale di studio.
La mappa concettuale in sé, in conclusione, è uno strumento didattico che diventa inclusivo solo se inserito in un contesto predisposto a realizzare l’inclusività: se questa condizione è presente e la mappa usata in maniera consapevole e corretta, può diventare un’opportunità e una risorsa importante per tutti gli allievi, un piccolo seme in un terreno fertile con grandi possibilità di evoluzione e cambiamento.